Nel pianeta Marte, c’era un’astronave gigante dentro la quale miliardi di persone lavoravano. Dopo un po’ una navetta rientrò dopo che era andata sulla Terra a prendere nuovi soldati per difesa. Tra questi, Marcus era uno nuovo all’astronave e doveva ancora far vedere quanto era forte, poiché era l’eroe della Terra. A Marcus successivamente venne chiesto gentilmente di andare dal comandante che gli doveva dire una missione da compiere, la missione era: riportare lo scienziato pazzo dal comandante. Una volta trovato lo scienziato, Marcus gli disse: “Dai, vieni, il comandante ti sta aspettando”, invece lo scienziato gli rispose: “No, non posso, prima devo bloccare il teletrasporto numero 1, perché, se non lo blocco, Doom il diavolo oscuro scoprirà il passaggio ed entrerà nella nostra base, e questo io lo devo impedire. Oh no, oh no, Doom è entrato con i suoi scagnozzi, moriremo tutti! Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh!!!”
Il bello scienziato si era trasformato in un bruttissimo zombi. Così purtroppo Marcus dovette sparare allo zombi e ucciderlo, poi dietro di lui si aprì la porta e un mostro-zombi gli sparò, solo che, per fortuna i proiettili si fermarono sulla super-armatura di Marcus, così, si girò di scatto e sparò allo zombi facendolo morire. Successivamente Marcus scappò in balia alla paura ed al panico, però così facendo non riuscì a distinguere il buio con il mostro alto più o meno 2 metri, con sei occhi e magro come uno scheletro. Così per sbaglio sparò un caricatore di fucile e lo uccise. Poi dopo con l’aiuto di tutti gli altri soldati riuscì ad uccidere tutti gli scagnozzi a parte
Doom, che, visto che non voleva sporcarsi le mani di sangue umano, fuggì nel suo covo con il teletrasporto numero 1.
Dopo un anno di riparazione, sono cominciati gli scavi su Marte in un sotterraneo. Marcus era fra gli operai per difenderli. Dopo un po’ gli operai trovarono uno strano oggetto, Marcus lo prese e come per magia una porta si aprì, così lui mise lo strano oggetto nel suo zaino, impugnò il fucile e chiamò la base per dire di portare tutti gli eserciti di soldati più forti e più deboli. Era la guerra finale, avevano trovato la base di Doom. Dopo mezz’ora l’esercito arrivò. Si aprirono le porte e… Già i colpi di cannone che sparavano ai miliardi di alieni grossi, piccoli, medi e di tutte le specie. Si sentivano i comandanti dell’esercito dire di sparare in continuazione. Marcus si era intrufolato fra i guerrieri e si batteva con coraggio sparando in continuazione, poi andò alla base e prese il super robot che era alto come le torri gemelle, con quello stava battendo tutti ma poi tutti si bloccarono a vedere un portale gigantesco da cui uscì Doom che era alto come il robot e aveva due corna molto grandi e con occhi giganti rossi. Il robot aveva un’unica scelta: farsi esplodere e così facendo uccidere Doom e poi così fece. La guerra era finita e tutti gli umani di Marte e della Terra vissero in pace ricordando per sempre il suicidio di Marcus per salvare gli altri.
Ma non era finita: appena esplose il robot, un comandante, nelle esplosioni, vide una piccola navicella scappare. Così, quando finì la guerra, il comandante rivelò tutto ai suoi superiori che lo definirono un pazzo e lo scalarono di grado… Era diventato un semplice soldato con nessun potere decisionale. Intanto la popolazione aveva cominciato gli scavi su un altro pianeta, che poi si scoprì che quel pianeta era il pianeta natale di Doom. Infatti, tutti si chiesero allora chi era quello che Marcus distrusse. La risposta si scoprì solo dopo: era il figlio del vero Doom. Infatti, Doom era così arrabbiato che mise sul suo pianeta natale tantissime difese, compreso un super-cannone che ogni colpo che sparava distruggeva una nave intera. Per quanto era arrabbiato con la razza degli umani, si alleò con un altro popolo che riteneva Doom un dio: gli Strogg. Degli alieni crudeli che con gli umani catturati li trasformavano in uno di loro. Il processo era atroce: li legavano con catene su una piattaforma e poi gli tagliavano le gambe e le braccia, e poi li ricoprivano con delle braccia e gambe di ferro, successivamente gli bucavano la mente e ci mettevano dei chip: meccanismi per controllare la loro mente, e poi gli ricoprivano la mente. Poi per ultimo gli infilavano un torace di ferro e lo fissavano con chiodi ultra magnetici.
Intanto il soldato che aveva visto Marcus uscire dal suo robot fu catturato. Ma mentre gli stavano facendo la trasformazione vide una figura familiare: Marcus. Prima che gli mettessero il chip, dei soldati arrivarono e bloccarono il processo, così mentre levavano le catene a Marcus rimasero impietriti: avevano salvato una leggenda. Marcus appena libero disse: “Andiamocene velocemente, devo parlare al capitano per dirgli delle cose Top Secret”. Così, quando arrivò dal comandante, Marcus gli
disse: “Doom sta organizzando un piano segreto:sta creando degli Strogg meccanici capaci di rendersi invisibili, e, così facendo entrare nella nostra astronave e distruggere tutto!” così il capitano rispose con tutta calma“ Allora dovremmo inventare dei occhiali che vedono l’ invisibilità.” E Marcus gli rispose tutto soddisfatto
e calmo“ A questo ci ho gia pensato: ho rubato lo schema degli occhialetti da Doom” quando Marcus ebbe finito di parlare, il comandante ordinò a tutti di costruire subito gli occhiali. Appena fatti gli occhiali, Marcus disse: “Li indosserò io, andrò nella base di Doom e lo distruggerò.” Così, il comandante ci pensò un attimo e annuì. Successivamente Marcus partì subito e quando arrivò vide un “cimitero”: tutti morti, alcuni senza gambe altri senza dei bracci e altri ancora senza testa. Subito dopo, quando Marcus entrò, si mise gli occhialetti e vide subito dei soldati Strogg che facevano da guardia a un cancello con sbarre d’oro, disegni di corna e una manipola appuntita. Marcus prese subito il fucile al plasma che aveva preso e scagliò i suoi proiettili al plasma contro quei esseri malvagi e così morirono. Successivamente quando Marcus mise una bomba a orologeria sulla porta e riuscì ad aprirla, appena entrò vide Doom. Appena lo vide lui gli disse con tono calmo e maestoso: “Finalmente ci incontriamo… Aspettavo da tanto questo momento… Almeno da quando mi ammazzasti il mio unico figlio… Ma adesso lo vendicherò ammazzandoti, sbriciolandoti, dandoti in pasto ai Strogg affamati e infine staccarti quegli arti che tieni a dosso la pelle.” Così, dopo quel discorso Marcus estrasse fuori l’arma e disse: “Basta parlare e combatti” Così dopo quelle parole Doom si abbassò alla sua altezza e tirò fuori gli artigli: “Con piacere”e la battaglia iniziò. Alla fine della battaglia per terra si vedeva soltanto sangue e i due ko, poi dopo Marcus si rialzò velocemente, prese il suo coltello e lo conficcò nella pancia di Doom prima che si rialzasse. Quando Doom morì ci fu un portale magico da qui appari uno spettro che disse a Marcus: “Bravo Marcus, hai sconfitto Doom, adesso di mancano 9 anelli e 9 boss da sconfiggere, quando io me ne andrò, tu vedrai un anello e lo dovrai raccogliere e tenere al nascosto. La tua missione ti sarà rivelata quando avrai sconfitto e recuperato tutti i “cattivi” dell’ universo e recuperando tutte i 9 anelli!” Così il fantasma se ne ri andò allo stesso modo da come era venuto.
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2 commenti:
bella storia ci si potrebbbe fare un film a puntate
non è ancora finito comunque grazie del complimento
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